MARCELLO APPIGNANI Compositore
“…Lascia fluire il pensiero compiendo volte silenziose, spesso senza melodia, che è dove s’avverte una passione quasi dolorosa – quella di Anna e Lorenzo nell’ultima notte di nozze, quella di un musicista sensibile e il ritmo cieco di una stanza buia innervata d’incenso. Le branchie di Appignani rendono il nostro cibo commestibile delizia, non più carne insipida che è il nostro bisogno di ascoltarla.”
Romina Ciuffa – “Music In” N. 10 Estate 2009
Marcello Appignani è un compositore estremamente versatile, autore di moltissime musiche principalmente per il teatro e per il cinema. Tra i suoi lavori in campo cinematografico ricordiamo le colonne sonore del cortometraggio “L’attesa” di Giuseppe La Rosa (finalista al Giffoni Film Festival 2004, al Next Generation di Miami 2004 e al 45° Film Festival di Cracovia), del lungometraggio “Riturnella” di Francesca Garcea (menzione speciale della giuria alla 61esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno), del corto “Abdul cerca casa” di Jonny Triviani e Giulia Carla De Carlo vincitore del Festival di Frosinone 2007 e la musica per la logo animation della Emmebi Film Productions. In ambito teatrale si è esibito nelle edizioni 2009, 2010 e 2013 di “Capalbio Poesia” con Stefano De Sando, Daniela Poggi, Paola Gassman, Marina Tagliaferri e molti altri attori e ha composto le musiche di scena di molte opere della drammaturga Daniela Ariano tra le quali “Confessioni su uno zerbino”, finalista al Festival Calanchi 2004 nella Repubblica di San Marino e “L’ultima notte di nozze” con il patrocinio di Amnesty International.
Ha firmato alcune musiche per la trasmissione di RAI 3 “Ballarò” ed ha suonato per importanti nomi della cultura italiana (Dacia Maraini, Marcello Veneziani, Stefano De Sando, Morando Morandini, Giuseppe Manfridi e molti altri) oltre ad aver aperto il concerto dello storico gruppo rock progressive “Le Orme” al CrossRoads Live Club e alla Casa del Jazz di Roma.
E’ da poco uscito il suo sesto album “Natura viva con oboe, chitarra e violoncello” edito dalla RAI e ispirato al poema “La presenza di Giano” di Marco Onofrio e Raffaello Utzeri con Marco Ciampa all’oboe, Donato Cedrone al violoncello e lo stesso Appignani alla chitarra, per il quale è stata pubblicata una recensione sul giornale della SIAE “Viva Verdi” ed un’intervista su Radio Classica. Il suo brano “La culla d’ameno amplesso” da “Coevica” è stato inoltre inserito nella compilation “Italy d’Essai – The Best Soundtracks of the New Movie and TV Productions” prodotta da Believe insieme ad altri compositori italiani contemporanei quali Nicola Piovani, Vince Tempera, Stelvio Cipriani, Rita Marcotulli.
DISCOGRAFIA
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Piume dal cielo – Terre Sommerse (2006)
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L’ultima notte di nozze – Terre Sommerse (2009)
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Sulle tracce di antichi solchi – Academy A.M.S. (2009)
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Coevica – Academy A.M.S (2011)
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Italy d’Essai – Believe (various artists – 2013)
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Metamorphoses XXI – Indi Helikonia / Production ASA (2013)
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Natura viva con oboe, chitarra e violocello – RAI Trade / Production ASA (2014)
Marcello Appignani lancia il suo “Coevica 2.16”
L’album del compositore è stato presentato in un concerto domenica 20 marzo al teatro Arciliuto
“Coevica 2.16”, ultima creazione musicale di Marcello Appignani (foto), da sabato 19 marzo è disponibile in digitale con 17 tracce distinte, ed una unitaria che le raccoglie tutte. Inoltre, l’album è stato presentato nel concerto di domenica 20 marzo al Teatro Arciliuto di via Montevecchio, a Roma. “Coevica 2.16” del romano Marcello Appignani, compositore, pianista, diplomato anche anche in chitarra e organo, è nato come “Coevica” cinque anni fa. E’ uno strano titolo per un album: ma Appignani si è ispirato ad un libro omonimo, un romanzo scritto dal collettivo “TheCoevas”, del quale “Coevica” era quindi la colonna sonora, scritta per pianoforte e chitarra. Ne abbiamo ascoltato brani in estate, nella stagione “Concerti del Tempietto” diretta da Angelo Filippo Jannoni nel Teatro di Marcello, in cui Appignani ha suonato anche passi delle sue “Metamorphoses XXI” del 2013, per pianoforte solo. Il compositore infatti, diplomato nel Conservatorio “Refice” di Frosinone, specializzatosi alla Casa del Jazz a Roma – dove poi ha tenuto molti concerti specie nel rock progressive – ha scritto anche musica per film e per la rubrica della Rai “Ballarò”: oltre ad essere direttore artistico della Divisione Classica dell’Agenzia Euromusic e delle Terre di Maremma Classica-jazz Festival. Ora Appignani ha sottoposto a rigorosa revisione l’ultima edizione di “Coevica”, arricchendone le idee musicali, le armonie, e aggiungendovi il nuovo brano “La ruggine non dorme mai” – che è poi il titolo di un capitolo del predetto romanzo. Ne è nato perciò “Coevica 2.16”, praticamente nuovo, che esce a cinque anni dall’ultimo CD di Appignani, per ora disponibile in digitale. Il concerto di domenica scorsa nel Teatro Arciliuto, organizzato da “I Concerti del Tempietto” in collaborazione con “I Concerti di Antonio Signoroni”, è stato aperto dal noto pianista Emanuele Frenzilli, che ha eseguito brani di Sergej Rachmaninov e la “Romanza per Mendelssohn” ignota al pubblio romano del M°Appignani, Questi poi si è alternato sul palco, sia alla chitarra che al pianoforte per l’eclettico “Coevica 2.16”, eseguendo infine tre brani dal suo “Metamorphoses XXI”. Il bis ne è stato un quarto brano, “Leda e il cigno”, applaudito anch’esso calorosamente.
Paola Pariset