PASSO A DUE ( arpa – marimba duo )
Il “Passo a Due” è una sezione del balletto classico che vede danzare insieme i due migliori ballerini della scena e,
proprio come due danzatori,
l’arpa e la marimba sono i protagonisti di una immaginaria coreografia musicale.
Il duo nasce nel 2009, è l’unico ensemble di arpa e marimba attivo in Italia, e nel resto del mondo abbiamo notizia che ce siano solo cinque o sei. L’abbinamento è molto particolare, ma le sonorità sono fresche ed eleganti. Il repertorio spazia da J. S. Bach ai ragtime, e dalla musica sudamericana a quella contemporanea. Alcuni brani sono originali, altri trascritti, e una parte sono stati composti e dedicati al duo.
Passo a Due si è esibito, riscontrando sempre ampi consensi di pubblico e organizzatori, in diverse città italiane (Vicenza, Verona, Padova, Lecco, Pavia, Ferrara, Milano, Bergamo, Treviso, Brescia, Mantova..), Associazioni culturali come Asolo Musica, rassegne come “E…state a Mantova”, il “XXIII International Music Meeting” di Padova, i Concerti di Casa Pannini organizzati dalla Fondazione Teatro Borgatti, il Festival di Bellagio e del Lago di Como, il Teatro La Scala della Vita a Milano, i concerti di Palazzo Mezzabarba a Pavia, la Società della Musica di Mantova, istituzioni benefiche come Rotary Club e Lions Club, e sono stati invitati nella trasmissione radiofonica “L’ora della musica classica”. Passo a Due si e esibito al “4° International Harp Festival di Sentmenat” (Barcellona) in Spagna, ed è stato invitato a rappresentare l’Italia, con il benestare dell’Ambasciata italiana ad Asunciòn, al “ 7° Festival Mundial del Arpa en Paraguay”. In tale occasione hanno guadagnato la prima pagina ed ottime recensioni dei principali giornali nazionali e ricevuto la onorificenza di “Visitante Ilustres” dalla municipalidad di Asunciòn.
Nell’estate 2012 è uscito il loro primo lavoro discografico dal titolo “Viaggio di una Bolla”. Attualmente collaborano con l’attore Pino Costalunga ad un progetto musicale ispirato a “Le Cosmicomiche” di Italo Calvino su musiche di Fabrizio Castanìa.
IL CONCERTO
Il concerto è un ambizioso viaggio alla scoperta delle sonorità e delle potenzialità dell’arpa e della marimba, strumenti che appartengono a due famiglie diverse ma che si fondono perfettamente insieme.
Il programma valorizza le sfumature di colori musicali che caratterizzano i concerti di “Passo a Due”.
Le musiche eseguite sono in parte originali e composte per il duo, e in parte arrangiate dai due musicisti seguendo però il più fedelmente possibile la partitura originale.
Le origini della marimba si perdono nella notte dei tempi essendo uno dei primi strumenti costruiti dall’uomo. All’inizio essa era formata da tavolette di legno molto duro di diversa lunghezza. L’altezza della nota variava a seconda dello spessore del legno, dal suo grado di durezza e peso, e della lunghezza e larghezza delle barre. Le gambe del musicista, sulle quali era posta trasversalmente una barra di legno, furono la prima naturale cassa di risonanza ed il primo supporto dello xilofono di legno o MARIMBA. In seguito, varie barre di legno, di diversa tonalità e spessore, furono posti su un apposito telaio. La cassa di risonanza era costituita da una buca (posta sotto lo strumento per tutta la sua lunghezza), o da una serie di zucche, di varie misura, poste sotto ogni elemento della tastiera.
L’arpa è di poco successiva alla marimba, e deriva dall’arco musicale. Essa era diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, in particolare nella civiltà egizia, dove accompagnava le cerimonie pubbliche e religiose, ed era raffigurata in tutta l’arte funeraria.
Successivamente, l’arpa divenne un importante strumento di culto religioso presso la civiltà ebrea, cosi’ come è narrato nelle Sacre Scritture. Nell’antica Grecia ritroviamo strumenti a corde pizzicate quali la lyra e la cetra: i romani, in seguito, si ispirarono alle pratiche musicali elleniche, riutilizzando i medesimi strumenti musicali.
Il concerto ha lo scopo di far conoscere questi due strumenti antichissimi, attraverso un programma che ne svela le possibilità timbriche ed espressive.